Sfuggire al contagio della follia e della vertigine collettiva tornando a stringere per conto proprio, al di sopra dell’idolo sociale, il patto originario dello spirito con l’universo.
Simone Weil
Il torrente Ellero percorre la bella e poco frequentata vallata omonima. La vetta del monte Grosso è un ottimo punto panoramico per la Cima Cars (2204m), che mostra la sua imponente parete est. Visibili anche la cima Durand , la sella Bauzano ed il Mondolè.
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: +720m circa
DIFFICOLTÀ: E
TEMPO DI SALITA: 2,00 ore
PERIODO CONSIGLIATO: autunno, estate, primavera
TOPONIMO: Il villaggio di Rastello è l’ultimo centro abitato della valle Ellero. I montanari raccontano che un tempo il villaggio era protetto da un recinto contro i lupi e gli orsi: da qui deriverebbe il toponimo (il termine Rastél, oltre a rastrello, significa staccionata, recinto).
PERCORSO
Arrivati a Roccaforte Mondovì, si svolta per Rastello e si risale la valle su strada abbastanza ripida. Dopo il “Ponte Murato”, si lascia l’auto in località Pian di Mà (1330m).

Incontro subito un’ orchidea sambucina, così chiamata per l’odore di sambuco che emanano alcune piante di questa specie.
Questa piccola orchidea, si può trovare in diverse gradazioni di colore, che vanno dal giallo, al rosa, al rosso porpora.
Attraverso il ponte di legno e mi dirigo verso un camioncino rosso, dove prosegue il sentiero.

Seguo le tacche rosse e bianche, costeggiando il torrente, poi raggiungo il rio Curassa ed inizio la ripida salita.
Attraverso un bosco di ontani e rododendri, fino ad arrivare ad un bel pianoro.

Alle mie spalle splende la parete est della bellissima cima Cars (2218 m).

Sotto di me, invece, si muove lentamente un bellissimo scarabeo stercorario. Il suo fascino è dovuto alle sue abitudini: si orientano attraverso la luce emessa dalla Via Lattea per trasportare la loro pallottola di sterco verso un nascondiglio. Le pallottole di sterco servono come riserva di cibo, o come protezione delle uova. Se incontrano un ostacolo, cercano di superarlo scavalcandolo, senza cambiare direzione.
Lo scarabeo stercorario era anche venerato nell’Antico Egitto, era infatti collegato a Khepri, il dio del Sole nascente, che si supponeva creasse il Sole ogni giorno in modo analogo a quello con cui lo scarabeo crea la pallottola di sterco.



Continuo a seguire il rio, poi lo oltrepasso verso destra, raggiungendo un prefabbricato.
Proseguo in salita attraversando alcune roccette, fino a giungere alla sella di Piandimale dove sorge una costruzione in pietra che fu rifugio partigiano nel 1944.

Mi dirigo verso destra, percorrendo un sentierino che mi porta verso sinistra nei pressi della Colla Rossa (1960 m).

Ritorno verso destra per raggiungere in breve la sommità del Monte Grosso.
