“Non c’è fine al mio stupore, al tuo tacerlo. Senti come mi batte forte il tuo cuore.”
Wislawa Szymborska
Il Monte Bracco o Mombracco, è una montagna delle Alpi Cozie situata tra valle Po, la valle Infernotto e la pianura cuneese. Di questa montagna parlò già Leonardo da Vinci, che in uno dei suoi codici (oggi conservati a Parigi) descrive la posizione e le caratteristiche della pietra estratta: Monbracco sopra Saluzzo sopra la certosa un miglio a piè di Monviso a una miniera di pietra faldata la quale e bianca come marmo di carrara senza machule che è durezza del porfido…..la pietra nominata da Leonardo è la quarzite, una roccia di colore giallo molto resistente, ancora oggi utilizzata in edilizia. Il monte Bracco è ben individuabile anche da lontano e dalla cima il panorama è vastissimo. Sul monte Bracco sono presenti alcune interessanti testimonianze architettoniche del passato, tra le quali spiccano la Balma Boves, un curioso complesso rurale costruito al riparo di uno strapiombo a quota 652 m in comune di Sanfront, e il medioevale Convento della Trappa, tra Envie e Barge.
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: +500 m c.a
DIFFICOLTÀ: E
TEMPO DI SALITA: 3 ore
PERIODO CONSIGLIATO: autunno, inverno, primavera, estate
CARATTERISTICHE: Il monte Bracco fa parte del complesso cristallino Dora-Maira, una vasta zona montuosa che si spinge dalla Val Maira alla Val Susa e che culmina con il Monviso.
Il monte Bracco rappresenta la porzione più orientale di questo complesso ed è costituito di rocce metamorfiche tra le quali predomina lo gneiss. Queste rocce sono caratterizzate da una elevata scistosità, ovvero dalla tendenza fratturarsi lungo piani paralleli, e sono state utilizzate fin dall’antichità per ottenerne lastre sottili impiegate per la copertura dei tetti o per la lastricatura di strade o edifici.
A partire dalla seconda metà del Novecento l’attività estrattiva in zona cessò per quanto riguarda lo gneiss, mentre è tuttora attiva l’estrazione della quarzite. La pietra estratta è detta Bargiolina ed è tuttora largamente utilizzata in Piemonte.
TOPONIMO: Monte Bracco deriverebbe dal vocabolo celtico brac, che significa incolto.
PERCORSO
Arrivati a Barge, appena passato l’abitato e arrivati in località Mondarello girare a sinistra (si trovano delle segnalazioni per la “Locanda della Trappa”). Salire per la strada per alcuni chilometri fino a raggiungere l’ex convento della Trappa in località San Giacomo. È possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio di fronte alla Locanda.
Si prosegue sulla strada asfaltata (seguire i cartelli).
Lasciando la diramazione in discesa verso destra, ci si immerge in un bosco di castagni e faggi.
Dopo qualche decina di minuti si incontra un tornante e le case del villaggio Belvedere; si continua a salire in un punto molto panoramico del Monviso.

A un bivio si tralascia la strada che conduce al rifugio Mulatero e si prende il sentiero sulla sinistra indicato con un segnale in direzione Croce.


Continuando si arriva ad uno slargo con una zona di abeti fino a raggiungere, in breve, la cappella di vetta e un magnifico panorama. Proseguendo per una ventina di metri oltre la cappella si giunge alla croce 1307 m posizionata su di una placca di roccia aggettante.


Dalla croce di Envie ci accorgiamo che il bivacco è molto umido e troppo freddo per passare la notte, così decidiamo di dirigerci verso il più caldo e accogliente Bivacco Mulatero.
Proseguiamo il sentiero che ci guiderà a mezzacosta in meno di 30 minuti verso il nuovo bivacco.

Il bivacco Mulatero è posto in un luogo veramente suggestivo, è dotato di una stufa e di un soppalco con materassi dove poter dormire comodamente.



