If you don’t know, the thing to do is not to get scared, but to learn.
Ayn Rand O’Connor (nata Alisa Zinov’evna Rozenbaum, in russo: Алиса Зиновьевна Розенбаум; San Pietroburgo, 2 febbraio 1905 – New York, 6 marzo 1982)
Per raggiungere il punto di partenza, occorre superare le frazioni Castellar e San Giacomo e proseguire lungo la strada che costeggia il torrente Colla. Dopo qualche chilometro la strada diventa sterrata e continua per terminare in un piccolo parcheggio posto a circa 1000 metri di quota.
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: circa 1400 m
DIFFICOLTA’: E
TEMPO DI SALITA: circa 3 ore
PERIODO CONSIGLIATO: Primavera, estate, autunno
CARATTERISTICHE: La montagna ha una particolare forma trapezoidale (ricorda il profilo del sistema Vesuvio-Somma).
La parte sommitale della montagna è sdoppiata in due rilievi; le pendici sono roccioso-detritiche, colonizzate soprattutto sul versante Josina da bassi arbusti e magri e ripidi pascoli.
CARTINA (clicca sulla cartina per zoomare e scaricarla)
Scegliamo di salire sul Bric Costa Rossa partendo da Boves perché il percorso si snoda attraverso una panoramica cresta e perché si attraversa anche una bellissima faggeta.
Da Buscaié si percorre la faggeta fino a un bivio dove si seguono le indicazioni per il rifugio Ceresole.
Sulla sinistra il Bric Costa Rossa si presenta già in tutto il suo splendore.
Alcuni ripidi tornanti fanno guadagnare rapidamente quota. Occorre seguire le tacche che in alcuni punti sono rosse, in altri gialle. Questo tratto è abbastanza sostenuto e si svolge quasi interamente nella faggeta.
Dopo una quarantina di minuti arriviamo alla conca dove è presente il rifugio Ceresole (1550 m) aperto solo d’estate richiedendo le chiavi.
Da qui è visibile tutto il percorso che faremo in cresta fino al bric Costa Rossa.
Dal rifugio si prosegue a destra della roulotte del malgaro che sale in direzione del passo di Ceresole (1620 m).
Proseguiamo ora salendo a sinistra accanto ad una baracca in pietra.
Attraversiamo un lungo traverso sotto costa molto panoramico.
Il sentiero si fa poi più evidente e, compiendo un lungo traverso a sinistra con qualche zig-zag, mi porto nei pressi dell’ottima sorgente Motta.
Ci soffermiamo sui bellissimi fiori di montagna.
Oltre le bellezze floreali, ammiriamo anche la lunghissima cresta che ci conduce in vetta.
Infine raggiungiamo la Cima Motta (2277 m).
A questo punto le nuvole, che erano già presenti fin dalla partenza, ricoprono completamente la Bisalta. Oltre a questo, inizia a piovere e in lontananza e riecheggiano i tuoni.
Ci affrettiamo per salire fino al Bric Costa Rossa, le nuvole e la nebbia rendono la cima un luogo diverso dal solito, ci obbligano a non andar altrove con lo sguardo, a osservare la bellezza di quelle rocce che appaiono e scompaiono.
E così, in poco tempo, appare la grande croce posta sulla sommità del Bric Costa Rossa.
Dicono che, in giornate particolarmente limpide, si vede anche il mare in direzione di Genova.
Oggi il mare di nebbia è intorno a noi.
Un pensiero riguardo “VALLE COLLA Bric Costa Rossa (2404 m)”