“For one moment seek a lesser beauty and a lesser grace.”
Hilda Doolittle (Bethlehem, 10 settembre 1886 – Zurigo, 27 settembre 1961)
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: circa 700
DIFFICOLTA’: E
TEMPO DI SALITA: circa 3 ore
PERIODO CONSIGLIATO: autunno, estate, tarda primavera, inverno.
CARATTERISTICHE : Il torrente Corsaglia disegna questa bellissima valle caratterizzata da importanti fenomeni carsici i quali hanno portato, tra l’altro, alla creazione delle Grotte di Bossea, considerate tra le più belle e importanti d’Italia per numero di concrezioni, sale imponenti, laghi interni, nonché per la fauna ipogea endemica.
TOPONIMO: “Merdenzone”, forse, è uno di quei “toponimi sconvolti”. Il MËRZÉ in occitano indica il larice, ora divenuto lo pseudo-fetente “Monte Merdenzone”. Il toponimo Corsaglia, potrebbe far riferimento al verbo correre, per l’andamento impetuoso del torrente.
PERCORSO
Si percorre la valle Corsaglia fino alle grotte di Bossea, da lì si prosegue verso la località Fontane. Lasciare l’auto nella curva che precede l’ultimo tratto di salita alla borgata Vinè.
Dopo altri tornanti, raggiungo un bivio con indicazioni per Casera Vecchia, Alpe Mezzarina, rifugio Balma.
Proseguo dunque a sinistra, su un sentiero che si eleva passando accanto a blocchi rocciosi, alcuni di essi sembrano profili di indiani.
Arrivo a Casera Vecchia (1502 m) splendida borgata dove le case hanno il tetto racchiuso, tipico di queste zone.
Da lì proseguo in direzione nord-ovest, superando alcune vecchie baite.
baite a Casera Vecchia (1502 m)
interno baita a Casera Vecchia
Proseguo in direzione nord-ovest verso destra per raggiungere il Monte Merdenzone.
Oggi mi avvolge una grande nebbia che rende ancora più selvaggia questa valle.
case sparse tra la nebbia salendo verso il Merdenzone
Le poche baite e gli alberelli che appaiono tra la neve rendono il paesaggio un quadro di Bruegel.
La bellezza è un quadro bianco.
Arrivata vicina ad un ultimo gruppo di baite scorgo il cartello che indica il Monte Merdenzone.
Proseguo verso la cima che avevo in mente nonostante la nebbia avvolga tutto e a tratti perda del tutto l’orientamento.
questo bianco mi ricorda un quadro di Turner
la cima del Monte Merdenzone