“The beginning is always today.”Mary Shelley (Somers Town, 30 agosto 1797 – Londra, 1º febbraio 1851)
Bellissima escursione nel vallone della Vagliotta, luogo appartato e di notevole interesse naturalistico. Possibilità di pernottare al bivacco Barbero (per ritiro chiavi chiamare l’Osteria San Lorenzo di Valdieri, tel. 0171-97198).
PERCORSO
1° GIORNO
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: circa 600m
DIFFICOLTA’: E
TEMPO DI SALITA: circa 2 ore
PERIODO CONSIGLIATO: autunno, estate, tarda primavera, inverno
TOPONIMO: Lausetto, dal latino Lacum, forma più arcaica per ‘lago’, sostituita da una più recente lac.
Superata Sant’Anna di Valdieri si giunge al ponte della Vagliotta e si trova sulla destra un ampio parcheggio (1104 m).
Attraversato il ponte della Vagliotta sul torrente Gesso seguiamo le indicazioni per il Bivacco Barbero.

Numerosi tornanti conducono verso una strettoia del vallone.
Superiamo un ponte in legno e iniziamo a percorrere i numerosi tornanti verso il Gias Vagliotta inferiore (1595 m).

Dal Gias della Vagliotta (1595 m) prendiamo la deviazione per il Bivacco Barbero (1670 m).


Con nostra sorpresa troviamo diverse persone che si occupano della consueta manutenzione del bivacco, tra questi c’è il fratello dello stesso Barbero a cui è dedicato il bivacco. Ci offrono il pranzo e rimaniamo a chiacchierare con loro a lungo godendo della loro compagnia e del piacevole calore della stufa già accesa.



Tagliamo un po’ di legna in attesa della sera.

La notte ci regala altri bellissimi scorci del luogo e quella magia che è tipica delle notti di luna piena.

2° GIORNO
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: circa 800m
DIFFICOLTA’: E
TEMPO DI SALITA: circa 3 ore
Ci svegliamo presto, il tempo non è dei migliori, c’è molta nebbia, ma decidiamo ugualmente di incamminarci verso la cima del Lausetto.
Ritorniamo al Gias Inferiore della Vagliotta e seguiamo le indicazioni per il Passo Barra della Vagliotta (2456 m).
Poco dopo incontriamo un bivio, lasciato a destra il sentiero che porta al Bivacco Costi Falchero (2273 m) proseguiamo a sinistra.
Lunghi tornanti si susseguono sulla riva erbosa spostando il percorso verso la destra orografica del vallone fino a raggiungere un traverso.
Il Passo Barra della Vagliotta sembra ormai vicino ma occorre ancora risalire un buon tratto abbastanza ripido con molta neve.

Raggiunto il Passo Barra della Vagliotta (2456 m) siamo abbastanza provati dalla lunga salita e la nebbia e il vento non ci danno tregua, decidiamo così di rinunciare alla cima e di fare qualche scatto a questo luogo sospeso e gelato.

Ritornando al Gias Inferiore della Vagliotta scorgiamo una bellissima grotta.