“…e non vi era danza sacra
né festa sacra
da cui fossimo lontane….”Saffo (Eresos 630 a.C. circa – Leucade , 570 a.C. circa)
Tredicesima tappa del GR20,
DISLIVELLO: +380 circa, -640 circa
DIFFICOLTÀ: E
TEMPO DI SALITA: 4,25 ore
PERIODO CONSIGLIATO: estate
FONTANE: solo presso i rifugi
RIFUGIO: Affittano tende loro e possibilità di mettere la propria. Un bagno e docce con acqua calda.
HOTEL: no
VENDITA ALIMENTARI: sì
RISTORANTE: no
TRENO: no
FARMACIA: no
RICARICARE MACCHINA FOTO/CELL.: sì
PERCORSO
Breve tappa piacevole e rilassante. Ho deciso di fermarmi a Matalza per riposarmi e godere della bella giornata in totale relax.
La partenza non è stata semplicissima. Oggi il vento è veramente implacabile, portandomi a rinunciare a una variante con una bella cresta e cima per proseguire più in basso.
Dal rifugio Usciolu, il gr20 prosegue in leggera salita fino a raggiungere Bocca di Usciolu (1780 m). Continuo in direzione sud-ovest.
Il GR20 arriva ad un punto culminante sulla Punta di a Scaddata (1836 m).
Da Punta Scaddata, si contorna qualche roccia appuntita fino a giungere ad una roccia caratteristica, Petra di Leva. Superata la roccia si giunge ad una depressione ricoperta di faggi nani (1680 m). Scendo verso una seconda depressione (sorgente a destra) sempre ricoperta di faggi, fino a giungere a Bocca di l’Agnone (1570 m).
Qui proseguo verso sud ovest in direzione Matalza. Si scende attraversando un bosco di faggi fino a giungere a U Tignuseddu (1376 m).
Continuare verso sud-ovest superando il ruscello di Veraculoncu.
Si passa poi sulla riva sinistra del ruscello per raggiungere un largo colle denominato Foce di a Mela (1347 m),poi si arriva in breve a Basseta (1310 m).
Oltrepassata la fattoria di Basseta, il sentiero attraversa il sentiero D428 e si dirige verso sud per raggiungere la cappella di San Petru (1364 m).
Incontro molti cinghiali lungo il sentiero.
Dietro la cappella, il sentiero s’innalza rapidamente per raggiungere la strada che porta a Matalza (1436 m).
Arrivata qui, decido inizialmente di fermarmi solo per mangiare qualcosa, poi chiacchiero con il gestore che trovo molto simpatico e decido di rimanere e rilassarmi. Ne approfitto per lavarmi i vestiti e per ricaricare la macchina fotografica. Farò poi due passi intorno al rifugio per poi stendermi sul prato e immergermi nella lettura di Proust.