E’ tardi per i sogni impossibili. Lotta almeno per quelli realizzabili.
Elvira Dones (Durazzo 1960)
Seconda tappa del GR20, tappa molto bella ma faticosa a tratti. Percorrerla solo se le condizioni meteo lo permettono.
DISLIVELLO: +780 circa
DIFFICOLTÀ: EE
TEMPO DI SALITA: 7,00 ore
PERIODO CONSIGLIATO: estate
FONTANE: Solo presso i rifugi.
RIFUGIO: Sì, affittano tende loro e possibilità di mettere la propria. Poco spazio per le tende. Bagni puliti e docce utilizzabili solo fino alle 15. Fornelli e gas a disposizione.
HOTEL: no
VENDITA ALIMENTARI: Sì. Preparano panini e altro.
RISTORANTE: no
TRENO: no
FARMACIA: no
RICARICARE MACCHINA FOTO/CELL.: NO
PERCORSO
Dal rifugio di Ortu si prende la direzione sud-ovest.
Il sentiero si innalza fino a quota 1627m. Poi si scende fino alla fattoria di Mandriaccia (1460 m).
Dopo si prosegue salendo verso delle grandi rocce, si attraversa un ruscello, poi si oltrepassa un piccolo colle per arrivare alla sorgente di Leccia Rossa.
Il sentiero prosegue in salita su grandi rocce fino a giungere a Bocca di Pisciaghja (1950 m).
Dopo Bocca Pisciaghja, il percorso si innalza fino a quota 2020 m, passa nel versante sud di Capu Ladruncellu sopra un’immensa pietraia. Si oltrepassano dei piccoli promontori per raggiungere, infine, Bocca d’Avartoli (1898 m).

Il GR20 prosegue sul versante est di Bocca d’Avartoli, poi si allunga sul versante nord-ovest di Punta Ghjalla e raggiunge la Bocca di l’Innominata (1912m).
Sul versante opposto di Bocca di l’Innominata, il sentiero scende ripidamente in direzione del vallone di Carrozzu. Ai piedi del burrone si dirige verso ovest. Sotto la Punta Innominata si attraversa un piccolo ruscello per arrivare al Rifugio Carrozzu (1270 m).