Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
Marguerite Duras
Traversata dal Vallone di Serpentera al Vallone di Sestrera, notevoli i paesaggi e i panorami, incluso quello sulla parete Nord del Marguareis, che si alternano lungo il cammino.
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: +900m circa
DIFFICOLTÀ: E
TEMPO DI SALITA: 3,00 ore
PERIODO CONSIGLIATO: autunno, inverno, estate, primavera
TOPONIMO: Il rifugio fu dedicato all’Avvocato Piero Garelli (1905-1945), presidente del Club Alpino di Mondovì e membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Mondovì, morto nel Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen.
PERCORSO
Da Chiusa Pesio si prosegue per la vallata fino alla Certosa di Pesio. Da qui si continua ancora per 2,5 km fino a pian del Gorre dove si lascia la macchina ed inizia l’itinerario a piedi.
Da Pian delle Gorre si prende la sterrata chiusa al traffico che si inoltra nel Vallone del Saut (o Vallone del Salto), in un bosco misto di latifoglie ed abeti bianchi.
Superato il ponte in legno sul Rio Sestrera, arriviamo nei pressi del gias sottano di Sestrera (1341 m), dove si ha un primo approccio visivo del massiccio del Marguareis.

Con una marcia in leggera salita ci addentriamo tortuosamente in un nuovo boschetto di abeti.
Iniziamo a sprofondare nella neve e calziamo le ciaspole, ma sprofondiamo ugualmente.



Con qualche tornante si sale l’ampia displuviale che separa il Vallone di Serpentera dal Vallone di Sestrera e, con un semicerchio pianeggiante, si superano gli ennesimi due ruscelletti prima di arrivare all’ampio pianoro pascolivo sede del Gias soprano di Sestrera (1847 m).

Qui , volendo, si supera un centinaio di metri di dislivello per giungere al Rifugio Garelli (1966 m).
