“Nell’infinito ogni punto è un centro.”
-Giordano Bruno-
Percorso molto vario e affascinante che permette di sconfinare per un breve tratto in Francia ammirando i bellissimi laghi del Col Longet. Si attraversano luoghi solitari e selvaggi come il lago del Lupo e il Passo di Salza; si toccano due spettacolari tremila della valle Varaita, il monte Slaza e il monte Mongioia. Infine, si può dormire nel bellissimo Bivacco Boerio a quota 3096m.
NOTE TECNICHE
1° GIORNO: CHIANALE (1784 m), COL LONGET, PASSO DI SALZA, MONTE SALZA, BIVACCO BOERIO(3096 m)
DISLIVELLO: +1330m -100m
DIFFICOLTA’: EE
TEMPO DI SALITA: circa 5 ore
PERIODO CONSIGLIATO: estate, autunno
CARATTERISTICHE: Il monte Salza appartiene al complesso dei calcescisti a pietre verdi(pietre verdi di Gastaldi); la struttura principale è costituita da calcescisti ofiolitiferi, con una fascia di calcari che dalla cresta sommitale scende in direzione sud-ovest. Sul versante orientale, affiorano quarziti conglomeratiche (verrucano alpino) del Permiano.
TOPONIMO: Forse, il nome ‘Salza’, trarrebbe origine dal latino salsa, femminile di salsus che significa salato e sarebbe riferito ad una sorgente d’acqua sodica-clorurata dalla quale in epoca romana si estraeva il sale.
PERCORSO
Dal borgo di Chianale si prosegue la strada fino a quota (1868 m), dove si lascia l’auto nel parcheggio adiacente al cartello che indica il percorso per il lago Bleu.
Si risale il bosco tra i larici e i primi colori autunnali.

Si percorrono vari tornanti e il panorama diventa più ampio, dal pan di Zucchero al Monviso, fino ad arrivare alle grange Antolina.

Superate le grange, si entra in una valletta sospesa.

Lasciata a sinistra la diramazione per il lago Nero, si entra sulla destra nell’ampia conca che ospita il Lago Bleu (2523 m).


Si prosegue sulla destra del lago, entrando nel Vallone Biancetta.
Lo si abbandona ad un tratto per proseguire sulla mulattiera principale.

Risalendo la mulattiera, si lascia a sinistra la diramazione per il Colle del Lupo e si prosegue verso il Col Longet (2660 m).


Dopo una breve discesa si incontrano i bellissimi laghi Bes (2649 m).



Poco dopo i laghi Bes, si abbandona il sentiero segnalato per Maljasset, più o meno all’altezza di un cumulo di pietre, per proseguire sulla sinistra, verso il Vallon du Loup.

Si percorre il piano pianeggiante, scarseggiano gli ometti. Si prosegue puntano la parete nord del Mongioia. In breve si arriva al lago del Loup.

Contornando il lago del Loup a sinistra si prosegue per ometti verso il ripido canale detritico.

Si rimonta una seconda morena più faticosa, lasciando a destra la conca del ghiacciaio.

Dopo l’ultimo ripido pendio di sfasciumi si arriva al Passo di Salza (3175 m), spartiacque principale tra il Monte Mongioia e il Monte Salza.


Dal Passo di Salza (3175 m), si può proseguire verso sinistra lungo l’ampia cresta mantenendo la sinistra.

Si sale facilmente delle rocce che ci portano sopra la lunghissima dorsale del Monte Salza.

La si percorre, piacevolmente, procedendo su ampi lastroni fino ad arrivare alla croce di vetta del monte Salza (3326 m).



Si percorre la stessa strada a ritroso, se non si vuole scendere per il detritico canalone verso il bivacco Boerio.

Dal passo di Salza, si scende su detriti ai piedi del monte Mongioia e si rimonta il dosso roccioso dove risiede lo splendido Bivacco Boerio (3096 m).


2° GIORNO: BIVACCO BOERIO(3096 m) MONTE MONGIOIA (3340 m) PASSO DI SALZA , COL LONGET, CHIANALE
DISLIVELLO: +300m -1330m
DIFFICOLTA’: EE
TEMPO DI SALITA: circa 5 ore
PERIODO CONSIGLIATO: estate, autunno
CARATTERISTICHE: Dal punto di vista geologico, l’intera cima del Monioia, a partire dal pianoro del Lago del Mongioia, appartiene al complesso dei calcescisti ofiolitiferi del Giurassico-Cretaceo, fortemente scistosi, con piani di scistosità notevolmente inclinati rispetto all’orizzontale (45° ed oltre). In prossimità della vetta vi è un settore di serpentiniti, serpentinoscisti, cloritoscisti e scisti attinolitici.
TOPONIMO: L’antico toponimo del monte Mongioia, molto probabilmente, era Mons Iovis (Giove). Nel corso del medioevo il nome è stato storpiato con Mongioia, il monte della “gioia”.
PERCORSO

Dal Bivacco Boerio si procede verso ovest, per salire sull’evidente dorsale del Mongioia.


Si seguono le tacche gialle, il percorso è molto ben segnalato fino alla croce di vetta.

Dalla cima del monte Mongioia (3340 m), il panorama è davvero ampio.



Dalla cima si ritorna verso il bivacco Boerio e si procede a ritroso fino a Chianale.



