“To be in love is to be worldly, to be in connection with significant otherness and signifying ohers, on many scales, in layers of locals and globals, in ramifying webs.”
Donna Haraway, (6 settembre 1944 (età 81 anni), Denver, Colorado, Stati Uniti) è una filosofa e docente statunitense
Facile passeggiata, in uno dei boschi più belli del cuneese. Porta alle spettacolari Cascate del Saut, molto semplici da raggiungere. Il massimo della portata, e della spettacolarità, si ha in genere in tarda primavera.
NOTE TECNICHE
DISLIVELLO: + 200m circa
DIFFICOLTA’: E
TEMPO DI SALITA: circa 1 ora
PERIODO CONSIGLIATO: Primavera, estate, autunno
CARATTERISTICHE: Il toponimo Pian delle Gorre potrebbe far riferimento alla presenza, nella radura, di piante di salice: gura (o gora) è infatti il nome dialettale di queste piante. In uno studio linguistico, Sirianni evidenzia che ‘gorre’ o anche ‘gorín’ è un ternine che si riferisce specificatamente ai suoi lunghi rami flessibili utilizzati per intessere canestri e ceste.
Arriviamo in macchina fino al parcheggio di Pian delle Gorre (1032 m), qui è presente il rifugio Pian delle Gorre e una fontana. Il rifugio è un comodo punto di appoggio per fare una breve pausa con i bambin*. Anche per il ritorno risulta molto pratico, è presente anche un’area attrezzata di tavoli e panche.

Giacomo esplora il bosco con tutti i sensi. Il profumo è intenso, è sempre un piacere venire qui.

Da Pian delle Gorre (1032 m), proseguiamo sulla sterrata chiusa al traffico che si inoltra nel Vallone del Saut, lasciando a destra il Rifugio Pian delle Gorre.
La rotabile sale all’interno un magnifico bosco misto di latifoglie ed abeti bianchi.

Il sentiero prosegue su strada semplice che si innalza gradualmente.
Poco dopo si lascia sulla sinistra il bivio per il Pian del Creus e per il Vallone di Serpentera , e si prosegue diritti in modesta pendenza fino alla località nota come “Il Saut”, dove la strada termina con un piccolo slargo.
Qui si trascura sulla sinistra il sentiero per il Vallone del Marguareis e il Rifugio Garelli, e si continua innanzi su un’ampia mulattiera , giungendo in breve al Torrente del Saut .
Appena prima del torrente, a sinistra, si stacca il sentiero ad anello per le cascate.
Il sentiero guadagna quota abbastanza ripido poi, con una breve discesa , conduce alla prima delle due spettacolari cascate.

L’acqua è un elemento fondamentale. I bambini sono rapiti dal portentoso getto delle cascate.
Attraversiamo questo primo torrente su un ponte in legno, portandoci alla seconda cascata delle due Cascate del Saut (1222 m circa, 0:35 – 0:40 ore da Pian delle Gorre), dove un comodo balcone in legno consente di godere al meglio lo spettacolo.

Una breve e ripida discesa chiude di fatto questo breve anello e conduce sull’altro lato del Torrente del Saut.
Non resta che attraversare il corso d’acqua grazie a grossi blocchi in pietra e rientrare lungo la strada sterrata a Pian delle Gorre (1032 m, 0:25 – 0:30 ore dalle Cascate del Saut). (attenzione a questo passaggio che rischia alle volte di essere scivoloso).

